Dal Binario 21 ad Auschwitz: viaggio nella memoria. In occasione della Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto celebrata il 27 gennaio gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo grado di Guglionesi hanno condiviso un momento di riflessione sul dramma della Shoah e sull’importanza di mantenere viva l’attenzione su questa tragica pagina di storia.
Partendo dall’analisi dei terribili esperimenti genetici compiuti dal medico nazista Mengele su un gruppo di bambini (soprattutto gemelli) nel campo di Auschwitz, effettuata con l’insegnante di Scienze, i ragazzi hanno poi, con la docente di Lettere, ripercorso le tappe che progressivamente, a partire dalla promulgazione delle Leggi razziali, hanno stravolto la vita di migliaia di Ebrei, privandoli delle libertà personali. Si è scelto di raccontare, in particolare, la vicenda di Liliana Segre, una delle ultime testimoni dell’Olocausto, a cui il Comune di Guglionesi ha conferito nella giornata odierna la cittadinanza onoraria per l’instancabile azione volta a combattere il muro di indifferenza che ieri come oggi fa da sfondo a tante tragedie umane. L’indifferenza, secondo la Segre, racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. Liliana a soli otto anni è stata allontanata dalla scuola e dai compagni senza poter capire cosa stesse accadendo. A tredici anni è stata portata nel carcere di San Vittore e da lì fatta salire su un vagone in partenza dal Binario 21 della Stazione centrale di Milano con destinazione Auschwitz, insieme ad altri 600 ebrei innocenti. Da quel viaggio doloroso solo in 22 sono riusciti a fare ritorno. Questa esperienza è stata tradotta dagli allievi in immagini e oggetti, ricordi con cui hanno composto un’installazione artistica con l’insegnante di Arte, in cui la valigia della memoria resta sempre aperta, affinché gli errori del passato non siano dimenticati ma restino un monito per le generazioni del presente e del futuro. I ragazzi alla fine hanno scritto e poi letto ai compagni un loro pensiero, esprimendo una condanna ferma della violenza e del razzismo e la convinzione dell’assoluta necessità di fare memoria contro chi nega l’orrore dell’Olocausto e continua a pensare che possano esistere individui migliori di altri.